Ninfa Moderna_teatro-danza

Foto di copertina di Daniele Vita
da Ninfe, schegge sorelle di Elena Rosa

Ninfa Moderna è un laboratorio di teatro-danza nato nel 2018, pensato per la messa in scena di opere dedicate all’universo femminile. Il progetto prende il nome dal saggio di Dibi Huberman, che descrive la decadenza della figura di Ninfa nei luoghi della contemporaneità, come metafora della bellezza degradata e frammentata.
Un percorso rivolto a donne senza limiti di età ed esperienza.
Ciascuna partecipante sarà guidata a esplorale pratiche performative il cui scopo sarà quello di trovare una propria visione (e quindi una propria autorialità) del gesto, del pensiero e della scena.
La femminilità è e sarà strumento, sguardo, carezza e lama sulla fragilità dell’umano sentire, parte di una natura incomprensibile e inaccessibile.

ARMARE VENERE è la traccia tematica, la ricerca dalla quale attingere per la costruzione della messa in scena. Le figure di Venere e dell’Amazzone come incontro fra due mondi la cui idealità viene rovesciata e sintetizzata.
Sarà necessario cercare la bellezza, nella propria carne, nei tessuti della propria interiorità, nelle parole e nel pensiero e poi armarla della forza guerriera, distruttiva e creativa, tagliente e unificante.
“Tu sei questa cosa che è la più lontana da te… “(Bataille)

Corazzare una fragilità / infrangere una corazza
Armature del corpo / armature dell’anima
Farsi freccia e bersaglio
Il corpo guerriero / il corpo fortezza

NOTE SUL PERCORSO
La scrittura scenica seguirà l’idea di una“drammaturgia del frammento”. Il frammento è visione di una lacerazione che non ammette più la narrazione di una storia tramite il personaggio, né l’omologazione coreografica di una danza, né l’improvvisazione. Bensì la costruzione di una presenza performativa che attinge da ciò che è originario, che è già da sempre nelle proprie radici, dentro la propria carne, nel profondo delle proprie viscere. I corpi sulla scena (e la stessa scena) sono isole, frammenti, parti spezzate di qualcosa di unitario che forse non esiste più, divenendo il mancante perduto.

“Quando tutto è stato detto, resta da dire il disastro. Nella solitudine degli spazi siderali, la rottura con ogni forma di totalità.” M.Blanchot

Quando:
È POSSIBILE PARTECIPARE AI PRIMI DUE INCONTRI INTRODUTTIVI
(previa prenotazione il primo incontro è ad una quota ridotta di 5€ )

LUNEDÌ 30 SETTEMBRE h.18.30 / 20.30
LUNEDÌ 14 OTTOBRE h.18.30 / 20.30

Il percorso prevede un calendario di incontri così organizzati:

DICEMBRE
lunedí 2 (18,30 – 21)
lunedí 9 (18,30 – 21)
lunedí 16 (18,30 – 21)
lunedí 23 (18,30 – 21)

GENNAIO
lunedí 13 (18,30 – 21)
lunedí 20 (18,30 – 21)
lunedí 27 (18,30 – 21)

FEBBRAIO
lunedí 10 (18,30 – 21)
lunedí 24 (18,30 – 21)

MARZO
lunedí 9 (18,30 – 21)
lunedí 23 (18,30 – 21)
lunedí 30 (18,30 – 21)

APRILE E MAGGIO DA DEFINIRE

COSTI
Il costo mensile sarà differenziato in base al numero di incontri in un mese
per info: spazioscena@gmail.com / 331 8562485

Elena Rosa
Performer e sperimentatrice nel campo del teatro e del teatro-danza, regista della Compagnia Cuori Rivelati, dedica la sua ricerca artistica alla fragilità dei corpi esclusi, riunendo attori che fanno del teatro un’urgenza. È co-fondatrice a Catania di Spazio Oscena, luogo di sperimentazione delle arti sceniche.

È fondatrice e guida del progetto performativo ’Ntuppatedde che dal 2013 coinvolge numerose donne in una immersione performativa dentro la festa di S.Agata, dalla cui esperienza attinge questo progetto.